Si è concluso il tavolo tecnico di verifica MEF per il confronto sul Programma operativo 2016-2018
che si è svolto ieri pomeriggio a Roma e al quale ha partecipato il direttore del Dipartimento delle Politiche della Salute e del benessere sociale della Regione Puglia, Giancarlo Ruscitti.
La Puglia ha ottenuto lo sblocco della quota premiale 2013/2014 per complessivi 420 milioni di euro che saranno in piena disposizione della Giunta regionale e del suo Presidente. «Per il 2015 invece, – ha dichiarato il governatore Emiliano – abbiamo risolto comunque le inadempienze ma stiamo aspettando, che il Ministero dell’economia sblocchi le quote premiali (circa 200 milioni di euro per la Puglia)».
Il ministero dell’Economia certificando il bilancio 2016 della sanità pugliese, ha evitato così il rischio di un nuovo commissariamento. Accordati i 420 milioni di euro della premialità per gli anni 2013-2014, per le assunzioni le Asl invece dovranno procedere con più cautela rispetto alle previsioni del Piano operativo: il Mef ha chiesto di rivedere in maniera prudenziale i risparmi (170 milioni) che dovrebbero finanziare l’operazione. E dunque per il momento nel biennio 2017-2018 si partirà con circa 1.000 delle quasi 5mila assunzioni richieste dalla Regione: un numero comunque sufficiente a sanare buona parte dei precari.
Insomma, le assunzioni restano il tema caldo, infatti, in concomitanza alla riunione romana a Bari un centinaio di precari della sanità (in gran parte infermieri) hanno protestato fuori dal Consiglio regionale per chiedere la sanatoria e dunque l’immissione in ruolo a tempo indeterminato.
I sindacati hanno chiesto la modifica della circolare regionale per le Asl, così da consentire ai precari in possesso dei requisiti di essere stabilizzati direttamente.
Nei prossimi giorni l’assessore regionale Negro farà una ricognizione numerica con le Asl. La Regione comunque non potrà che applicare la normativa, che prevede il passaggio attraverso un concorso pubblico, con la riserva del 50% dei posti per i precari. 2300 sarebbero le persone il lizza per il cosiddetto «concorsone» per gli infermieri (bandito dalla Asl Bari). 500 sono appunto i precari in possesso dei requisiti di stabilizzazione: nel tavolo tecnico di ieri la Regione ha avuto l’ok a procedere per 1.000 assunzioni a fronte delle 4.800 previste dal Piano, limitatamente al turn-over e alla quota per i precari. Resta da capire ora come verranno modulate queste assunzioni.