L’economia pugliese nel 2015, pur con qualche criticità sull’occupazione, mostra alcuni dati di significativo miglioramento e soprattutto di una dinamicità più accentuata rispetto alle altre regioni del Mezzogiorno. È quanto emerge dal rapporto Puglia 2016 dell’Ipres, presentato a Bari nel Consiglio regionale, alla presenza, tra gli altri, del presidente del comitato scientifico dell’Istituto pugliese di ricerche economiche e sociali, Nicola Di Cagno, del presidente dell’Ipres, Vito Sandro Leccese, del direttore generale Angelo Grasso, e del presidente dell’Assemblea legislativa, Mario Loizzo. «<em>Il Pil, l’indicatore più noto, si è attestato</em> – ha spiegato Grasso -<em> sui 70 miliardi di euro in valore nominale ed è cresciuto rispetto al 2014 del 1,2%, ossia più della media del Paese e più del Sud. Hanno sostanzialmente tenuto i consumi delle famiglie con una crescita dell’1,5%</em>».
«<em>Restano criticità sul fronte dell’occupazione e il recupero rispetto alla crisi, non è ancora significativo</em>.»