A norma dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, su proposta del ministro dell’Interno Marco Minniti, il Consiglio dei ministri ha deliberato lo scioglimento per infiltrazioni da parte della criminalità organizzata del consiglio comunale di Parabita (Lecce) e l’affidamento della gestione dell’ente ad una commissione straordinaria. Decaduti consiglieri e il sindaco Alfredo Cacciapaglia, toccherà al commissario traghettare l’ente verso nuove elezioni. Tutto ha avuto origine dall’operazione “Coltura” nel 2015, in cui venne smantellata un’organizzazione criminale specializzata in traffico di droga ed estorsioni. Al centro delle indagini dei carabinieri del Ros il clan “Giannelli”, storico sodalizio mafioso della Sacra corona unita.
A finire in carcere anche il vicesindaco Giuseppe Provenzano, con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, le cui deleghe furono ritirate poco prima dal sindaco in carica. Il prefetto Claudio Palomba aveva deciso di insediare una commissione per valutare l’operato degli amministratori.