Maltempo, Coldiretti Lecce, danni a serre, patate , ortaggi

«L’estensione del fondo di solidarietà nazionale anche a beneficio delle colture assicurabili, che altrimenti sarebbero rimaste fuori dalle misure d’intervento, è sicuramente un primo passo per aiutare gli agricoltori pugliesi che hanno subito ingenti perdite a causa della straordinaria ondata di maltempo del gennaio 2017. Ora vanno individuati altri strumenti utili a garantire le risorse necessarie per ripianare un danno stimato che ha superato solo in Puglia i 130 milioni di euro per tendoni di vigneti e serre distrutti, produzione di agrumi e ortaggi azzerata, danni alle stalle, riduzione della produzione del 30% di latte e oltre 400 animali morti tra bovini e ovicaprini. Aspettiamo, intanto, l’esatta quantificazione del danno a seguito delle verifiche effettuate dalla Regione Puglia». È il commento del Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, alla notizia dell’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri dello schema di decreto per nuovi interventi urgenti a sostegno del settore agricolo e agroalimentare. Con questa misura viene garantita la copertura finanziaria per l’attivazione delle misure compensative per interventi a sostegno delle imprese agricole delle regioni interessate dal terremoto o che hanno subito danni a causa del maltempo nel mese di gennaio 2017 anche alle aziende che non hanno sottoscritto polizze assicurative agevolate a copertura dei rischi. È stato stabilito anche un incremento della dotazione del Fondo di solidarietà nazionale di 15 milioni di euro per l’anno 2017.

«Serve anche con urgenza un provvedimento “azzeraburocrazia” che autorizzi allevatori e agricoltori a comprare direttamente – aggiunge Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia – tutto ciò che serve a garantire la continuità produttiva delle proprie aziende, gravemente danneggiate dalla straordinaria ondata di maltempo che ha trovato impreparata la Puglia, a fronte di un rimborso pubblico che va garantito attraverso strumenti che non possono essere il solo Fondo di solidarietà nazionale attivato con lo stato di calamità, dato che una prima timida stima del danno accertato nelle campagne è superiore al momento a 130 milioni di euro. Prendendo spunto, con le dovute sostanziali differenze in termini di perdite patrimoniali ed economiche oltre che di vite, dagli interventi urgenti predisposti con Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri a beneficio delle regioni colpite dal sisma e, mutuando lo spirito e la ratio della Ordinanza succitata, ipotizziamo un percorso che porti a profilare un analogo provvedimento per le aree rurali tarantine, per accelerare la ricostruzione. In quest’ottica, dipenderà molto dai Comuni accogliere e rendere immediatamente operative eventuali misure, atte a rendere fluido l’iter amministrativo a carico delle imprese agricole che hanno necessità di ripartire e non essere imbrigliate nelle maglie intricate della burocrazia».

L’attivazione del Fondo consente alle imprese agricole danneggiate dagli eventi calamitosi di godere di tutti gli interventi di sostegno previsti a legislazione vigente come, in particolare, l’erogazione di contributi in conto capitale fino all’80% del danno sulla produzione lorda vendibile ordinaria, l’attivazione di prestiti ad ammortamento quinquennale per le maggiori esigenze di conduzione aziendale, la proroga delle rate delle operazioni di credito in scadenza, l’esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali propri e dei propri dipendenti e l’ottenimento di contributi in conto capitale per il ripristino delle strutture aziendali danneggiate e per la ricostituzione delle scorte eventualmente compromesse o distrutte.