Una foto di Fabio Perrone, l'ergostalano ricercato dopo la fuga con sparatoria all'ospedale 'Vito Fazzi' di Lecce il 6 novembre 2015 e catturato dopo 63 giorni di latitanza a Trepuzzi (Lecce). ANSA/ STEFANIA CONGEDO

Fabio Perrone, l’ergastolano 43enne salentino, noto col soprannome di ‘Triglietta’ e ritenuto vicino alla Scu che il 6 novembre 2015 riuscì ad evadere in maniera rocambolesca durante una visita medica all’ospedale di Lecce, ha aggredito e ferito due agenti di polizia penitenziaria del carcere di Messina, dov’è detenuto nel Centro diagnostico terapeutico della struttura dopo essere stato da poco trasferito dal carcere di massima sicurezza di Catanzaro.
Ne dà notizia Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe). Perrone riuscì a fuggire dall’ospedale di Lecce dove era stato portato per un esame diagnostico, impossessandosi della pistola di uno degli agenti di scorta, ferendo tre persone, sparando all’impazzata in corsia per farsi strada, e rapinando l’auto ad una donna nel parcheggio dell’ospedale, puntandole l’arma alla tempia.
L’ergastolano venne catturato il 9 gennaio dello scorso anno, dopo 63 giorni di latitanza, a Trepuzzi (Lecce), suo paese natale.