La nota firmata congiuntamente dal procuratore Antonio De Donno e dall’aggiunto Elsa Valeria Mignone confermano che non ci sarà nessuna nuova inchiesta per la discarica di Burgesi.
“La presenza di Pcb nella discarica di Ugento, – spiega la nota – segnalata dalle analisi del Cnr è stata individuata soltanto nel percolato, mentre le analisi non hanno individuato alcuna contaminazione nell’acqua di falda prelevata dai pozzi limitrofi alla discarica. Peraltro le quantità di Pcb, di certo non rilevantissime, presenti nel percolato, comunque destinato ad un particolare smaltimento in sicurezza, sono agevolmente ricollegabili a quanto già accertato, con sentenza passata in giudicato, proprio in relazione allo smaltimento illecito, all’interno della discarica di Ugento gestita dalla Monteco s.r.l., di rifiuti contaminati da Pcb, non essendoci allo stato alcun riscontro sulla presenza, sempre all’interno della discarica, di centinaia di fusti contenenti Pcb”.
„“Tali siti – spiega la Procura di Lecce – compreso quello interessato dalla presenza di un’enorme discarica abbandonata in località Burgesi, sono stati, dal 2001 al 2004, prima messi insicurezza e, successivamente, oggetto di vera e propria bonifica disposta dagli stessi comuni interessati, i cui lavori sono stati finanziati dalla Regione Puglia con fondi comunitari”“
“Lavori di bonifica -specifica la nota della Procura- oggetto di ulteriori controlli da parte dei magistrati, che hanno così potuto riscontrare la correttezza delle procedure applicate e l’infondatezza delle denunce che segnalavano la cattiva esecuzione delle stesse, escludendo con ciò ogni ipotizzato collegamento con l’omicidio dell’esponente del partito IDV Giuseppe Basile”.
In conclusione ad una vicenda che ha visto per anni la discarica al centro di inchieste, secondo la magistratura bisognerà solo provvedere a “smaltire in sicurezza” la presenza di Pcb dal percolato.