Vi avevamo annunciato l’uscita del primo album di Aniki, alias Luca Mina, beatmaker riminese classe 1991.
E il momento è arrivato. Sabato 17 dicembre, Drifted – questo il nome che dà il titolo alla raccolta musicale – è stato lanciato dalla label discografica indipendente Rest In press, che lo ha promosso nel proprio catalogo online acquistabile in versione CD e digital Mp3.

Pochi giorni prima dell’uscita la label ha lanciato un video promo, dando solo un piccolo assaggio di un lavoro più complesso costituito da tredici tracce strumentali, poche parole – ma buone – e molte note, che sono quelle che contano.

Aniki ha scritto, mixato e arrangiato tutte le tracce, potendo vantare la partecipazione vocale straordinaria dell’M.C. di Dallas, Bootha Vandross e del flauto prodigioso del jazzista Fabio Mina.

Il progetto musicale di Aniki e di Rest In Press, in occasione del primo album del musicista, ha coinvolto diverse esperienze artistiche. Nulla è stato affidato al caso. La copertina infatti è un’opera d’arte esclusiva, realizzata – su richiesta della stessa Rest In Press – dall’illustratore salentino bRIZZO, alias Francesco Favale. La traduzione figurativa di bRIZZO delle sensazioni sonore di Aniki è nata da una comunione di intenti tra musicista, artista e label e soprattutto sulla base delle percezioni emozionali generate dall’ascolto del soundtrack.

Ancor prima di ascoltare le tracce e prima che ve ne rendiate conto, il disegno contiene tutto il senso della musica di Aniki dietro le linee, tra i punti e sotto il colore.
È un attimo e l’intro di Bootha Vandross vi condurrà nel cuore del viaggio musicale di Drifted, una deriva, appunto, alla quale non riuscirete a sottrarvi. Dalla seconda traccia sino alla nona il viaggio continuerà sempre più in profondità in un’atmosfera intima e intimistica, una discesa ipnotica che vi permetterà di ascoltarvi, ascoltando.
L’esperienza maturata da Aniki, a metà strada tra Italia e Stati Uniti, riecheggia tutta nelle sonorità tipiche della cultura americana Hip Hop d’oltreoceano delle tracce che seguono. Dalla decima in poi il viaggio sulle note di Aniki prende un’altra strada lungo la quale l’ascoltatore viene accompagnato dal flauto di Fabio Mina.

La geografia sonora, da questo punto in poi, rielabora attraverso i beats e i ritmi propri dello stile del suono di Aniki, i paesaggi immaginifici del Sol Levante. Ad ascolto concluso, senza saperlo, avrete viaggiato sulla medusa-navicella spaziale in copertina, alla deriva appunto, in uno spazio musicale che si conclude al centro del cerchio rosso levantino della penna di bRIZZO.
Le dita-tentacoli avranno toccato, facendo suonare, i tasti e le corde di una riflessione personale senza tempo e senza spazio, come di confessioni silenziose affidate ad una nube di fumo di sigaretta. A questo punto, sarà difficile scendere dalla vostra navicella perché le note di Aniki, qualsiasi attività eravate intenti a svolgere durante l’ascolto, vi avranno trascinato altrove ed è lì che vorrete tornare. Allora non vi resterà che ripartire dalla prima traccia e rimettervi in viaggio. Drifted vi sorprenderà ancora ad ogni ascolto, in una deriva che non conosce soste, ma solo pause. Di riflessione. Le vostre.

Per saperne di più sull’album e sull’artista:
https://anikibeat.bandcamp.com/album/drifted
ANIKI