Sono diciotto gli indagati nell’ inchiesta della 275. Tra questi anche i vertici dell’Anas. Nomi da tempo già sotto l’attenzione del pubblico ministero Alberto Galanti della Procura di Roma. Risultano indagati Giacinto Mazzuca, 70enne di Roma, in qualità di Capo Compartimento pro-tempore dell’Anas per la Puglia; Claudio De Lorenzo, 58 anni di Bologna, con la stessa qualifica ricoperta in un periodo
differente;Francesco Sabato, 79 anni, di Roma, direttore generale dell’Anas; Pietro Ciucci, 66 anni, di Roma, presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Anas; Salvatore Antonio Sansò, 78 anni, originario di Bagnolo del Salento, in qualità di Commissario straordinario pro-tempore del Consorzio Sisri.
La loro iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto. Le contestazioni abbracciano un arco temporale piuttosto lungo ma anche piuttosto datato. Dal 2002 fino al 2011. E come per gli altri filoni anche l’inchiesta romana potrebbe chiudersi con una richiesta di archiviazione perché i reati sarebbero ormai prescritti.
Le indagini sono state avviate sulla scorta di approfondimenti investigativi sollecitati dalla Corte dei conti del Lazio al Gruppo Tutela Spesa Pubblica del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Roma. Erano giunti diversi esposti da parte di associazioni ambientaliste che sollevano di verificare le procedure di affidamento da parte dell’Anas dell’incarico di progettazione dell’opera in favore della Pro.Sal. – Progettazioni Salentine s.r.l.. Negli esposti venivano sollevati dubbi sulla adeguatezza dal punto di vista tecnico e patrimoniale della società. In particolare si sollevavano sospetti sull’assenza di una gara europea.
L’informativa della Guardia di Finanza ha dato consistenza all’ipotesi di abuso d’ufficio a carico dei cinque indagati da parte del pm che sta verificando “un ingiusto vantaggio arrecato ad un soggetto privato mediante l’affidamento di un pubblico servizio ed autorizzazione alla copertura finanziaria con conseguente erogazione di contributi alimentati con fondi di natura pubblica”.
Per la stessa ipotesi c’è un fascicolo di indagine anche a Lecce. Il rischio prescrizione, incombe anche su altri due filoni d’indagine sulla 275. Per un troncone, nei giorni scorsi, il procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone ha chiuso le indagini. E’ relativo ad una presunta truffa contestata alla Prosal per 600mila euro, soldi transitati nella disponibilità della società grazie alla presunta complicità del consorzio Asi. Nell’avviso compaiono i nomi di Rosa Palma, 68 anni, di Lecce, legale rappresentante della “Prosal“; Paola Tana, 49 anni di Lecce, quale direttore generale dell’Asi, nelle vesti di componente del consiglio di amministrazione da settembre 2007 a giugno 2011, Carmine Caputo, 55 anni, di Galatone, ex assessore provinciale al Bilancio, come di componente del consiglio d’amministrazione da settembre 2007 a giugno 2011; Antonio Fitto (già sindaco di Maglie), in qualità di ex vice presidente dell’Asi e Carmine Caputo, 55enne, componente del Consiglio d’amministrazione dell’Asi.
C’è, poi, il filone relativo alle discariche lungo il tracciato. Nove gli indagati: Fernando De Giovanni, 63 anni, di Corsano, legale rappresentante della De Giovanni Fernando & Riso snc; Matteo Nicodamo, 38, di Roma; Romaldo Gerardo Musarò, 38, di Tricase; Luigi Musarò, 69, di Tricase; Oreste Musarò, 62, di Tricase; Nunzio D’Ambrosio, 63, di Alessano; Tiziana Campanile, 47, di Castrignano; Davide Polo Scarantino, 44, di Segrate;Giancarlo Boschetti, 77, di Torino.